LA VITA E’ UN PASSAGGIO PREZIOSO di Jessica Molinari
24 giu
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Alcuni mesi fa ho conosciuto Alessandra su Facebook. Un incontro che mi ha cambiato la vita. La sua forza di volontà, il suo ottimismo, la sua solarità mi hanno fatto comprendere quante volte ci si lamenti per sciocchezze, mentre ci sono persone che hanno centinaia di difficoltà nei semplici gesti quotidiani e ciò nonostante, infondono speranza e voglia di vivere.
Alessandra Incoronato è una giovane donna romana disabile. Da anni lotta quotidianamente contro il menefreghismo della gente e dei politici. Ha vinto alcune battaglie, ma continua a non arrendersi per ottenere l’assistenza familiare ai disabili.
La sua malattia ha un decorso degenerativo – progressivo che la costringe ad una sedia a rotelle. E’ una persona solare e combattiva, e si ritiene fortunata perché al suo fianco ha un marito che la ama e la sorregge, oltre ad una famiglia che l’ aiuta. Percepisce una pensione di 737,96 euro mensile. Con questa deve pagare l’affitto di casa, la macchina, le medicine, e vivere.
Alessandra ha avuto la possibilità di visitare personalmente alcuni disabili abbandonati a sé stessi, tra vermi, ratti, scarafaggi ed escrementi. Questo ha scatenato in lei rabbia, compassione e continui incubi. Tanto da decidere di rendersi protagonista in prima persona di questa battaglia contro l’indifferenza dello Stato. Ha vissuto sulla propria pelle un semi sciopero della fame per oltre un anno che le ha comportato un arresto cardiaco e un blocco intestinale oltre ad altri problemi fisici. Ha denunciato il Presidente della Repubblica Napolitano, il Ministro Tremonti e il Primo Ministro Silvio Berlusconi per mancato soccorso e omicidio colposo. All’occhio poco attento potrebbe sembrare troppo, ma se si pensa che in Italia attualmente esistono cittadini di serie B, che muoiono soli di inedia e stenti, potete veramente dire che sia troppo? Alessandra afferma che c’è un quarto mondo nel nostro Paese. Un mondo di persone che non ha nulla se non la propria malattia, disabilità, con la quale dovrà conviverci fino alla morte. La vita, dice, è un passaggio prezioso. Non si può vivere in quel modo, e noi non possiamo girare lo sguardo e rimanere impassibili.
Lo Stato Italiano paga 2500 euro al mese per posto letto agli istituti per disabili. Istituti che troppo spesso non si prendono cura né fisicamente né umanamente delle persone che ospitano. La casa, l’amore di una famiglia possono far vivere una vita dignitosa al disabile. L’assistenza familiare tutelata e pagata dallo Stato significherebbe un aiuto effettivo al disabile e al familiare, che non potrebbe lavorare per seguirne le cure.
Furio Colombo, deputato PD e noto giornalista, scrittore, ha preso a cuore la causa di Alessandra. Ma non è sufficiente. Dobbiamo aiutare tutti, comprendere la situazione. Così la redazione de Il Tulipano ha contattato le principali pagine amiche e ha chiesto sostegno. Insieme a M.A.I, Il Popolo Viola, Informare per Resistere, e No Razzismo Day abbiamo creato una petizione per la quale, vi chiediamo di investire un minuto del vostro tempo per firmare e condividere.
Per firmare la petizione: www.firmiamo.it/a-favore-dell-assistenza-familiare-per-i-disabili
Per leggere la storia di Alessandra : La vita comunque di Alessandra Incoronato e Giovanna Caratelli , con la prefazione di Furio Colombo. Ed. Prospettiva Editrice
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